MALTA & GOZO: Svernare sotto casa

Cercavo un posto vicino dove spezzare il tunnel del freddo padano con una breve vacanza temperata ed ho scelto Malta, straordinaria roccaforte della cristianità ad appena due ore di volo da Bologna. Ero già stato a Malta, ma non in inverno e mai in open air, desideroso di vivere all’aperto le molteplici bellezze naturali e storiche di questo crocevia di culture. Il biglietto scontato dell’Alitalia, la disponibilità di piccoli Minivan ad un prezzo modesto (23 euro al giorno) e la notizia dell’apertura del primo campeggio maltese, mi hanno spinto a soddisfare questa piacevole curiosità.

I frammenti rocciosi di Malta (27x16km), Gozo (16x8km) e Comino (3kmq), le tre principali isole dell’arcipelago maltese poste tra l’Europa e l’Africa, contano la bellezza di 359 chiese cattoliche e 385mila abitanti di indole marcatamente religiosa, affabile ed ospitale, che parlano una lingua di chiara derivazione araba, ma conoscono molto bene l’inglese, per il sistema educativo ispirato al modello britannico, e l’italiano, grazie alla televisione nostrana molto seguita dai maltesi. Scolpite nella roccia color miele, Fenici, Cartaginesi, Romani, Bizantini, Arabi, Normanni, Spagnoli e molti altri popoli hanno lasciato qui le loro impronte, ma per Malta fu fondamentale l’arrivo dell’Ordine dei Cavalieri, congregazione religiosa, militare e ospedaliera, con la croce ad otto punte, che dal 1530 è il simbolo della nazione. Da epicentro della civiltà mediterranea, oggi Malta vanta uno splendore culturale di livello europeo, magistralmente elaborato da una popolazione con antiche origini misteriose ed un radicato senso del bello.

La mattina del 10 gennaio atterro a Malta, il cielo è plumbeo e la temperatura indica 13 gradi: “la peggior giornata del soggiorno”. La prima e l’ultima notte le ho trascorse al British Hotel (22 euro) della Valletta, in una camera fornita di megaterrazza affacciata sulla spettacolare veduta delle three Cities (Vittoriosa, Senglea e Cospicua), mentre per i restanti 8 giorni ho girato a piacere ed in estrema libertà, dormendo in Minivan per fraternizzare intimamente coi luoghi più suggestivi dell’arcipelago. In otto-dieci giorni è possibile vedere in tutta tranquillità il meglio di Malta e Gozo.

Partendo dalla Valletta (7050 ab.), con la magica scenografia dei balconcini orientali, che si rincorrono nel saliscendi di vicoli a scalinata, la visita d’obbligo include la sontuosa co-Cattedrale di San Giovanni (2.50 euro), chiesa monasteriale dei Cavalieri carica di arabeschi dorati, con il pavimento formato dalle pietre tombali dei Gran Maestri e la sala dell’Oratorio, in cui ammirare “la decollazione di San Giovanni Battista” e il “San Jèròme”, opere realizzate dal Caravaggio durante il suo soggiorno a Malta. Continuando verso est lungo Republic Street, il salotto cittadino, poco più avanti vedrete il posteggio delle carrozze a cavalli e la balconata verde che avvolge l’angolo dell’altrettanto sfarzoso Palazzo dei Gran Maestri, con al suo interno l’armeria e la sala degli arazzi. La via termina sulla punta dello sperone roccioso, occupata dalla fortezza monumentale di St. Elmo, ora museo di guerra, trasformata in prigione turca da Alan Parker per le riprese del film Fuga di mezzanotte. Girando per le viuzze di questa straordinaria capitale, mi colpisce l’atmosfera di grande umanità indicata anche dai panni stesi per le strade e dalla quantità di gatti ben nutriti, che gironzolano tra vecchie auto e case in apparente abbandono. Vista dal mare, coi suoi alti palazzi, potrebbe sembrare una città yemenita.

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