CAPO NORD – CAPO SUD
Da anni desideravo andare a Capo Nord e quella del camper mi è sembrata un’eccellente opportunità per sfruttare appieno il mezzo, valutando itinerari alternativi per accorciare il percorso qualora i bambini, Clelia di 6 anni e Fabio di 4, avessero problemi di insofferenza o altro. Con Rosy e i nostri adorati pargoli siamo partiti senza alcun tipo di informazione preventiva e ogni cosa è stata preparata in modo sommario.
La scelta di seguire la via dei Paesi Baltici, passando per Slovacchia e Polonia, si è rivelata ottima: ci ha permesso di evitare il percorso lineare classico attraverso le autostrade trafficate e monotone di Germania e Svezia in cambio di paesaggi molto più integri e interessanti. Tuttavia, una volta giunti in “cima” al tetto del vecchio continente la voglia di viaggiare non si era ancora estinta, anzi. Così abbiamo girato il camper e scelto di continuare verso il Portogallo e l’estrema punta sud-ovest d’Europa passando per Disneyland Paris, Mont St. Michel, con l’aggiunta dell’escursione marina alle isole Jersey e Guernsey, e ancora San Sebastian, Lisbona, quindi il Marocco; sulla via del ritorno Gibilterra, Andorra e di nuovo a Modena per un totale di 14.735 chilometri percorsi in 53 giorni di campeggio libero attraverso 23 nazioni. Di seguito le tappe, gli appunti da diario di bordo, e i chilometri percorsi e sommati a indicare la distanza dal punto di partenza.
Mercoledì 4.7 – La prima notte la trascorriamo a Padova, a soli 160 km da Modena. Troviamo posto in uno dei pochi parcheggi liberi di fronte al Prato della Valle, a due passi dalla Basilica di S. Antonio. Cucinare e dormire in pieno centro storico, tra uno scenario architettonico straordinario e frotte di turisti che girano attorno, è una sensazione unica e davvero piacevole.
Giovedì 5.7 – Nel tardo pomeriggio sostiamo sul lungomare di Lignano Sabbiadoro (305 km da Mo), tra spiaggia e pineta, per un bagno in mare prima di introdurci all’interno, nel cuore d’Europa.
Venerdì 6.7 – Partiamo alle 6.20, una breve sosta ad Udine e alle 9 entriamo in Austria dal passo del Tarvisio. Primo problema del viaggio: la pompa dell’acqua funziona, ma l’acqua non esce dai rubinetti. A Klagenfurt un meccanico mette le mani un po’ dappertutto e l’acqua torna a scorrere, ma neppure lui ha capito dov’è il difetto (€ 35). Per utilizzare l’autostrada austriaca bisogna acquistare presso qualsiasi distributore di benzina un tagliando valido minimo 10 giorni (€ 9.30). Alle 18 ci sistemiamo per la notte in una stradina di Graz (680 km), capoluogo della Stiria. Il suo centro è uno dei più conservati dell’Europa centrale, aggiunto nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dall’Unesco: architettura curata, gente cortese e molti ristoranti all’aperto la fanno sembrare una località balneare. In auto ho attraversato più volte l’Austria, ma certamente il comfort del camper dà la possibilità di assimilare i luoghi con maggiore intensità, osservarli da una diversa angolazione.
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