Tenerife in camper – I tropici sotto casa
La prima volta che arrivai alle Canarie fu nel lontano 1970. Sistemato tra i sacchi in un camion guidato da tuareg marocchini, provenivo dal El-Aaiùn, capitale dell’ex Sahara spagnolo, e avevo attraversato il confine in pieno deserto. Nel 1982 a Gran Canaria comprai anche una bella casa sul mare con poca spesa, che vendetti un paio di anni dopo perché non ci andavo mai. All’epoca, volare alle Canarie dall’Italia costava come andare a Hong Kong o a Singapore. Così non sono più tornato, attratto da luoghi più esotici, fino al 2018.
Avevo bisogno di un aggiornamento, incuriosito da tanto fermento generale per queste isole europee in terra d’Africa, scoperte ed elogiate da migliaia di connazionali che qui hanno deciso di trasferirsi per trascorrere la parte finale della loro esistenza, alla ricerca di una qualità di vita ambientale, sociale ed economica, capace di regalare serenità e sicurezza.
Anche la straordinaria bellezza di Tenerife, che in passato avevo snobbato, mi induce a fare pubblica ammenda a questa splendida isola ritrovata. Il viaggio era dunque destinato a mettere a confronto diverse isole dell’arcipelago, ma sono rimasto talmente rapito da Tenerife che ho preferito dedicare tutto il tempo a esplorare in modo minuzioso questa grande isola ricca di microclimi e habitat naturali, nonché contesti storici e culturali, diversi fra loro. Poche ore di volo e di colpo ci si trova immersi in un ambiente tropicale e selvaggio, ma anche sicuro e ricco di comfort, diviso tra l’affascinante natura arida del Sud, dove si addensa la maggior parte del turismo, e il verde e montuoso Nord, con la piacevole capitale Santa Cruz e il superbo centro di La Laguna, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
C’è tanto da vedere e gustare, in un susseguirsi di panorami ampi e luminosi, dove l’occhio e la mente spaziano con grande agilità. Su tutto domina la conica figura innevata del Pico del Teide, di ben 3.718 metri, con la base avvolta dallo scenico Parque Nacional e la bocca del vulcano raggiungibile con un ripido trekking di 4-5 ore oppure aiutati, per un buon tratto, dalla funivia.
Vengo attratto da una grande quantità di camper che incontro ovunque. I camperisti di ogni età, provenienti da ogni dove, son tutti desiderosi di esplorare ogni angolo di questa isola, facilitati dal parcheggio libero lungo chilometri di costa in gran parte deserta e selvaggia, senza i timori e le limitazioni spesso assillanti nel continente. Tuttavia, non si può far camping nelle spiagge e nelle aree naturali protette, come riserve e parchi nazionali. Ovviamente, per ammortizzare la spesa del viaggio in nave bisogna avere in programma una permanenza dai tempi lunghi e tutti quelli che ho intervistato vi restano non meno di 3 mesi.
All’inizio di Playa de Las Teresitas, la bella spiaggia artificiale di sabbia chiara importata a sacchi dal Marocco, trovo una manciata di camper allineati a bordo spiaggia e altri nel vasto spazio sterrato alle sue spalle. Qui incontro Danilo, un italiano residente in Germania che viaggia con un Ducato Maxi cabinato Carthago: “Questo è il quarto anno che vengo alle Canarie in camper con mia moglie, ho speso 1000 euro di traghetto e restiamo qui 4 mesi”. L’altro autocaravan presente in questo vasto spazio, protetto da una ripida parete rocciosa, è un motorhome Hymer, colorato e dipinto in stile hippy, sul quale viaggia una singolare e simpatica famiglia di giovani tedeschi: Claudia e Friedrich, con i due figli piccoli e il cane. Per il traghetto hanno speso 1800 euro, resteranno a Tenerife 3 mesi e poi, con la primavera, se ne andranno in giro per l’Europa.
Da non perdere i faraglioni oltre i monti Anaga, lungo la costa di sabbia nera da Almàciga a Playa de Benijo che rendono suggestiva questa parte dell’isola, meta obbligata per i camperisti. Stesso obbligo a Sud con La Caleta, il delizioso villaggio di pescatori nella costa Adeje.
Con il traghetto della Trasmediterranea da Cadiz ci si impiegano 50 ore all’andata e 60 al ritorno, mentre con la più veloce e più costosa Armas da Huelva la traversata in acque oceaniche dura attorno alle 30 ore in ambo i sensi, tragitto che viene effettuato da entrambe le compagnie una sola volta alla settimana.
L’alternativa è noleggiare un camper in loco. Se preferite il genere Westfalia, il classico campervan Volkswagen con 4 posti letto, il deposito lo trovate a La Tejita, sulla TF-643 a una manciata di chilometri dalla spiaggia per surfisti di El Medano. Il prezzo è di 90 euro al giorno a chilometri illimitati, per un periodo minimo di 7 giorni. Se invece siete solo in due allora è certamente più confortevole noleggiare il delizioso semintegrale Expert di Peugeot o il piccolo mansardato di 5 metri Fiat Doblo. Entrambi costano 95 euro, mentre il nuovo Citroen Happy-435 di Altro da 7 posti ne costa 135.
Ciò che emerge subito alle Canarie è comunque il clima piacevolmente temperato anche nella stagione invernale. Nel Sud dell’isola spesso si sfiorano anche i 30 gradi, quando in Italia si gela. Grazie alla bassissima umidità l’aria non è mai afosa, clima perfetto per trascorrere le giornate sulle spiagge letteralmente invase da vacanzieri, tanto da far pensare che quelli rimasti in Europa al freddo siano i meno privilegiati.
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